Nuovi incentivi per il solare termico in Italia: un'opportunità per le utenze di teleriscaldamento
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La legislazione italiana ha recentemente adottato (n. 28/2011), in attuazione della direttiva CE 28/2009, una revisione globale delle misure di sostegno per il calore rinnovabile, tra i quali il solare termico. E' prevista una combinazione di un feed-in tariff e "certificati bianchi"

 

 

Seguendo il trend generale a livello europeo, il calore rinnovabile sta guadagnando sempre più rilevanza negli scenari di energia anche in Italia. Il decreto Nazionale n ° 28/2011 recentemente approvato, adottato come implementazione della direttiva CE sulle energie rinnovabili, punta a rinnovare il sistema di incentivazione per il calore rinnovabile, tra cui, naturalmente, il solare termico (ST).

 

Due misure diverse e complementari di supporto sono state introdotte attraverso questo nuovo atto legislativo: una feed-in tariff per piccoli impianti e un rinnovato meccanismo di "certificati bianchi" per impianti di grandi dimensioni. La soglia tra le piante piccole e grandi non è stato ancora definito, ma è probabile che sarà intorno a 1 ° MW, corrispondente a circa 1.400 m2 per il solare termico.

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La nuova feed-in tariff, una volta ottenuta dal proprietario dell'impianto ST, rimane fissa per l'intero periodo di incentivazione, che sarà tra 5 e 10 anni. I dettagli delle tariffe devono essere stabiliti da una speciale applicazione della legge, che dovrebbe essere rilasciata prima del settembre 2011, in quanto il nuovo incentivo sarà operativo da gennaio 2012.

 

Per quanto riguarda i "certificati bianchi", i nuovi valori per l'impianto ST saranno 2,4 volte superiori rispetto al passato, essendo così molto più attraente rispetto al passato per i potenziali clienti.

 

Sarà questo un nuovo scenario per promuovere anche l' innovativa applicazione della ST, come il teleriscaldamento solare (SDH)? La risposta più probabile è "sì, certo!". Di solito le piante SDH hanno una dimensione molto grande e, quindi, potrebbe rientrare nell'ambito di "certificati bianchi" che, come dimostrato, sono molto più accessiblii rispetto al passato. Inoltre, poiché l'Italia è un paese nuovo arrivato per SDH, è possibile che le prime piante SDH non saranno grandi come quelle di altri paesi dell'UE e, quindi, potrebbe trarre profitto della feed-in tariff.

 


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