LA FILIERA DEI RIFIUTI NON PERICOLOSI: RACCOLTA, RICICLO, SMALTIMENTO |
Meda (MI), Marted?? 12 Gennaio 2010 ore 21?23 Sala Ugo Elli, Sala Civica ?Radio? (1?piano) Vicolo Comunale ? Piazza Municipio Brevi note sul ciclo dei rifiuti non pericolosi - Carlo Plenda, direttore generale del Core (Consorzio recuperi energetici) di Sesto San Giovanni
Sistemi di raccolta.
Raccolta differenziata, pregi e limiti, con aggiornamenti legati alla attuale congiuntura economica.
I principi base delle politiche comunitarie di settore: prevenzione; riciclaggio e riuso; miglioramento della fase di smaltimento.
Rassegna delle principali tecnologie di smaltimento e loro applicabilit? in funzione delle implicazioni provenienti dal contesto territoriale specifico (a differenza di altri settori, nel campo dei rifiuti non esiste una tecnologia standard, valida sempre ed ovunque).
I sistemi integrati e il recupero di materia e di energia dai rifiuti.
Panoramica dei sistemi di raccolta e smaltimento nei principali paesi europei. Breve cenno all?esperienza dei paesi in via di sviluppo. La filiera dei rifiuti non pericolosi: due o tre idee di fondo - Massimo Cerani, ingegnere e consulente per i rifiuti e l?energia
Obiettivi di legge e leggi fisiche tra recupero di materia ed energia. La raccolta differenziata da servizio di immagine a intervento imprescindibile. Dalle raccolte con cassonetti ai servizi domiciliari. L?evoluzione del rapporto tra soggetto gestore dei servizi e utente: dalla concezione della ?nettezza urbana? a quella della gestione integrata finalizzata a rendere residuale lo smaltimento. Il problema della qualit? dei rifiuti raccolti e le richieste delle filiere della rigenerazione. Vedere la gestione dei rifiuti come un settore cui applicare la qualit? totale.
Non ? pi?? sufficiente lavorare solo sulla RD quantitativamente: occorre intervenire con una molteplicit? di strumenti sui livelli di produzione, dandosi obiettivi e budget per la loro limitazione. Occorre controllare la qualit? dei rifiuti prodotti, per migliorarla, e promuovere a tutti i livelli sistemi di riciclo negli acquisti. Per verificare il lavoro fatto: analisi merceologiche del rifiuto residuo destinato a smaltimento: cosa ci dice? Occorre introdurre strumenti di riduzione: tariffari, operativi, regolamentari.?
Cenni alle iniziative di compostaggio domestico, dematerializzazione, mercatini dell?usato e del baratto, prodotti sfusi, tariffa puntuale
Sistemi ed esempi: la RD che diventa asse fondamentale e non scelta volontaristica. La responsabilit? individuale come nei contratti di fornitura di elettricit? e gas. Le riduzioni ottenibili con tali interventi.
Analisi merceologiche in Comuni domiciliarizzati. Su cosa resta necessario intervenire? Come smaltire il rifiuto residuo a valle di RD spinte? Quali input per la ricalibrazione dei servizi di raccolta sul territorio? Trattamenti meccanico biologici, termici. Le esperienza avanzate in Italia ed Europa
Impatto economico dei servizi e delle forme di smaltimento; evoluzione futura. Crescita dei costi di incenerimento, business energetici privati e ricadute emissive pubbliche sul territorio. L?alternativa dei trattamenti a freddo.? PROSSIMI APPUNTAMENTI 2/II ? IL NUCLEARE E GLI ALTRI RIFIUTI PERICOLOSI 2/III ? TEMA SCELTO DAL PUBBLICO
6/IV ? TEMA SCELTO DAL PUBBLICO
8/VI ? TEMA SCELTO DAL PUBBLICO
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