TERRA FUTURA
ZAA_9508.JPGFirenze, Fortezza da Basso, dal 28 al 30 maggio 2010.TERRA FUTURA - ?Le comunit? sostenibili e responsabili? al centro della settima edizione. Parte dai territori locali e dalle citt? il cambiamento globale possibile: a testimoniarlo, in rassegna esperienze, progetti e prodotti di sostenibilit? ambientale, economica e sociale. Ancora una volta Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilit?, torna a ribadire la necessit? improrogabile di una svolta: nelle scelte di governo (locali, nazionali, internazionali), nel modo di pensare e di fare economia, di consumare, vivere sul Pianeta e tessere relazioni sociali. Una svolta che ? anche alla luce del fallimento politico della XV Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici di Copenhagen ? pu? e deve partire dai territori, dal locale. Per questo la settima edizione di Terra Futura (Firenze, Fortezza da Basso, dal 28 al 30 maggio 2010) ? dedicata al tema delle ?Comunit? sostenibili e responsabili?: ad esse ? necessario guardare per scoprire quanti siano gi? i nuovi modelli e le esperienze di sviluppo sostenibile. Da qui pu? nascere un progetto di societ? capace di farci uscire davvero dalla crisi. E di farci uscire diversi.
A crederlo fermamente - ?e a volerne mostrare le numerose prove a conferma - sono i promotori dell?evento: Fondazione culturale Responsabilit? Etica Onlus per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell?Economia Sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente.

La comunit? deve pensare e agire con la consapevolezza che si sono allargati i ?confini? della propria responsabilit?: quelli temporali (ossia verso le generazioni future), quelli spaziali (verso l?intero pianeta). C?? questo al centro di Terra Futura: presente e futuro si toccano, locale e globale sono inevitabilmente connessi. E se ogni azione nel locale ha ripercussioni nel globale, allora anche le soluzioni, la svolta possibile potr? partire da qui. E ancora, qui trova motivo e radici il ruolo fondamentale delle citt?, come luoghi di contraddizione e conflitti, simbolo e prodotto della globalizzazione (dal 2008 oltre la met? della popolazione mondiale vive nelle citt?, qui ? prodotto l?80% delle emissioni di gas serra e la temperatura media ? maggiore di un grado rispetto alla media nazionale, agli usi civile ? imputabile il 40% dei consumi energetici, e ancora nelle aree urbane avviene circa il 60% degli spostamenti?); ma anche le citt? come dimensione della pratica concreta di uno sviluppo diverso, spazi di incontro e di integrazione delle diversit?, laboratori di sperimentazione di nuovi modelli di mobilit?, di gestione del territorio, di risparmio energetico, di governo, di partecipazione dei cittadini, di convivenza civile?.

Terra Futura mostrer? il fitto panorama di buone pratiche esistenti, nate soprattutto dalle comunit? locali, evidenziandone tutta la potenzialit?. E chieder? adesione e impegno agli attori - associazioni e realt? del non profit, enti locali e istituzioni, imprese eticamente orientate - che si riconoscono nella necessit? di un cambiamento che partendo dal locale sia capace di incidere nel globale: ? quanto contenuto nel Position Paper, il documento condiviso e redatto dai partner di Terra Futura che lancia quattro grandi sfide cruciali e insieme concrete, riguardanti l?edilizia (ripensare il modo di costruire e di gestire gli edifici), la mobilit? (favorire quella ciclabile e il trasporto pubblico locale, in particolare su rotaia), il microclima urbano (gestire diversamente le aree verdi e l?acqua e rilanciare l?agricoltura urbana e periurbana) e le relazioni sociali (coniugare la sostenibilit? dello sviluppo con la convivenza civile e l?accoglienza responsabile).

Ancora una volta Terra Futura (
www.terrafutura.it) vedr? un programma culturale fitto e articolato, fra seminari, dibattiti e convegni con esperti e testimoni provenienti dal mondo della politica, dell?economia e della ricerca scientifica, ma anche dal terzo settore, la cultura e lo spettacolo. E poi workshop e laboratori, perch? i visitatori di ogni et? possano sperimentare quante siano le scelte quotidiane possibili per cambiare le cose a partire da ciascuno.

Nell?ampia e articolata rassegna espositiva, articolata in 13 sezioni tematiche, progetti ed esempi concreti per vivere tutti meglio oggi e costruire un futuro eco, equo e sostenibile: dalla tutela dell?ambiente alle energie alternative, dall?impegno per la pace alla solidariet? sociale, dalla finanza etica al commercio equo, e ancora agricoltura biologia, edilizia e mobilit? sostenibili, turismo responsabile, welfare, cittadinanza attiva e partecipazione? Un mondo che ? anche nuova economia, con interessanti potenzialit? di crescita e di occupazione.

87.000 i visitatori dell?edizione 2009, 215 gli appuntamenti culturali in calendario con 800 relatori, e 265 momenti di animazione, 600 aree espositive e 5.000 enti rappresentati.
Terra Futura ? un evento sostenibile grazie alle sue scelte e azioni responsabili: carta certificata FSC per i materiali di comunicazione, ristorazione equosolidale e biologica, stoviglie biodegradabili, raccolta differenziata, mezzi di trasporto sostenibili, azzeramento delle emissioni di CO2, ecc... Per questo Terra Futura ha ricevuto da Italia For Events (IFE) il Premio Greenmeeting come ?evento green di eccellenza?.


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