la città giusta

 

 

Fra urbanistica e politica si colloca lo spazio dell'etica. Da qui Ugo Ischia muove per una riflessione sulla città giusta, con uno sguardo rivolto al pensiero urbanistico italiano fra anni Cinquanta e anni Settanta. Osservando un periodo nel quale l’urbanistica si trova forse con più urgenza che in altri momenti, nella necessità di definire un proprio ruolo sociale entro un contesto politico divenuto molto complesso. Libertà, consenso, partecipazione, conflitto, politica, etica, giustizia, valore: attraverso processi di riduzione il discorso urbanistico mette in campo visioni etico-politiche, non del mondo come è, ma di come può essere.

 

Il testo di Ugo Ischia anticipa di molti anni i dibattiti odierni sulla città e la giustizia urbana; a partire dal titolo in primo luogo. A tutt'oggi rappresenta una voce originale, nel panorama teorico disciplinare italiano e internazionale, nell'affrontare il problema della costruzione della città affidando al piano la responsabilità della costituzione del giusto. A partire dalla legittimità dello stesso strumento di pianificazione e delle pratiche che ne derivano: attraverso processi di democrazia che stabiliscono il passaggio da un’etica dei valori ad un’etica procedurale; attraverso il riconoscimento che compito dell’urbanistica, come dice Luigi Piccinato, è «far discendere dalla dottrina del giusto il fare pratico».

 

La città giusta viene pensato e scritto fra il 1985 e il 1996; porta con sé tracce delle assidue conversazioni con Bernardo Secchi e della lettura dei testi di Giulio Preti. Non può essere tuttavia disgiunto da quanto accadde e da quanto vissuto dall'autore negli anni Settanta; anni che imponevano, come nel dopoguerra, una discesa in campo e una presa di posizione nei confronti della politica e della società.

 

Questo testo è un atto di impegno civile, una risposta implicita alle domande di quel periodo, una riflessione sull'importanza del piano e del progetto quale strumento che riordina i conflitti ad un livello diverso, in un momento in cui l'urbanistica perdeva autorevolezza nel confronto politico.

 

Il volume è costruito a partire dal testo La città giusta, scritto da Ugo Ischia nel 1996; ad esso si accostano un saggio di Bernardo Secchi e i contributi di Monica Bianchettin Del Grano e Kaveh Rashidzadeh.

 

 

L’autore

Ugo Ischia (Arco 1953 - Milano 2005), dottore di ricerca in Pianificazione territoriale, è stato ricercatore presso l'Istituto universitario di architettura di Venezia e redattore della rivista Urbanistica. Ha svolto attività di ricerca sul sistema politico della pianificazione e sui fondamenti etici dell'attività urbanistica. Ha partecipato alla redazione di piani comunali (Jesi, Canazei) e provinciali (Bergamo, Milano).

 

Ugo Ischia,

La città giusta.

Idee di piano e atteggiamenti etici: 1950 - 1970

Volume a cura di Monica Bianchettin Del Grano


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