Durante la Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti, con Giacimenti Urbani e il suo 9° Festival in Cascina Cuccagna (Milano, dal 19 al 27 novembre 2022), l’associazione Best UP ha deciso di partecipare alla mostra #moNouso, buoni esempi di riuso di prodotti e servizi. Un percorso utile e incisivo, dove abbiamo scelto di tenere come linee guida i 4 modelli sul riutilizzo di Ellen Mac Arthur Foundation. Modelli che differiscono in base alla proprietà del contenitore: se è del consumatore o se rimane dell’azienda e va restituito.

Li condividiamo, invitando a partecipare alla mostra, per confrontarci sulle applicazioni e sui possibili sviluppi di azioni per la riduzione dei rifiuti da prodotti in plastica monouso e non solo.

La plastica è il maggiore e più dannoso rifiuto nell’ambiente (suolo, acqua, aria). L’IPCC, gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, lo annovera subito dopo i combustibili fossili. Dai recenti rapporti delle agenzie per il clima (UNEP, Greenpeace, Ellen Mac Arthur Foundation) per eliminare l’inquinamento insostenibile che si crea, non basta il riciclo che sappiamo essere energivoro, ad alte emissioni climalteranti e costoso lungo le filiere. Un passo decisivo è di eliminare i prodotti monouso, spesso fatti di plastica, con altri multiuso. Scegliere le alternative riutilizzabili è una strategia potente per salvaguardare la salute umana e del Pianeta. E può rivelarsi conveniente anche per le imprese: per esempio, facilitando le persone a portarsi da casa borse, tazze e contenitori si risparmia sui costi di fornitura e stoccaggio degli imballaggi monouso. Una soluzione sempre più praticata, oltre che nel cibo, anche nel campo dell’igiene personale e domestica. Il riutilizzo (grazie a dispositivi, strumenti e contenitori durevoli) e tutte le forme di vuoto a rendere e di ricarica consentono una riduzione notevole dei rifiuti quotidiani anche nelle attività ludiche e creative (scuola, arte, tempo libero). Un’altra strada virtuosa è quella del prodotto “leggero”, venduto senza imballaggio: dai saponi e detergenti solidi all’acqua purificata nei dispenser. Analizzando il ciclo di vita di prodotti e servizi, il prolungamento del loro utilizzo e della loro durata riduce l’impatto ambientale e il consumo energetico.

1. Refill at home: gli utenti ricaricano i contenitori a casa con servizi di abbonamento o acquistandoli in negozio. 

BENEFICI: Le imprese riducono i costi di trasporto e imballaggio garantendo la fornitura dei prodotti sotto forma di ricariche, concentrati, compresse etc. Gli utenti beneficiano di una riduzione sul prezzo e di una più semplice gestione del prodotto.

2.Refill on the go: gli utenti ricaricano i contenitori fuori casa con sistemi di erogazione nei punti vendita, dove il contenitore è dato su cauzione o è portato da casa.

BENEFICI: L’utente può scegliere il quantitativo di prodotto da acquistare e il tipo di contenitore sulla base delle proprie esigenze. Le imprese possono ridurre i costi di trasporto e imballaggio con prodotti concentrati da mescolare/sciogliere in acqua. 

3. Return from home: l’imballaggio riutilizzabile viene prelevato a domicilio da un’impresa incaricata del servizio, consegnando nuovi prodotti (come le bottiglie dell’acqua con vuoto a rendere). La proprietà del contenitore resta dell’azienda.

BENEFICI: L’utente migliora la sua esperienza di acquisto. Le imprese promuovono e incentivando la restituzione dell’imballaggio usato.

Return on the go: gli utenti restituiscono l’imballaggio presso il punto vendita o altri punti della rete. Facile da applicare per alimenti da consumare sul posto o da asporto.

BENEFICI: Le imprese possono incentivare la restituzione dell’imballaggio usato con

deposito su cauzione e avviare una standardizzazione dei contenitori. Le operazioni di restituzione del vuoto da parte dell’utente possono essere facilitate creando punti diffusi di riconsegna.

(grazie al vademecum per i Comuni di ANCI Emilia-Romagna sul contrasto al monouso, dicembre 2021)

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