Armonizzare e chiarire i parametri per migliorare

Per Flos il 2008 coincide con l’ingresso negli Energy Star Partners, pool di produttori qualificati a cui è assegnato negli Usa il marchio “con la stella” in quanto rispondono a requisiti di efficienza energetica e risparmio. «Negli Usa sono più avanti di noi nell’applicare le normative. In Europa non mancano leggi adeguate, ma là le fanno rispettare. Credo dipenda dal massiccio lavoro di sensibilizzazione degli ultimi anni, sia a livello comunicativo, sia da parte della leadership culturale (un esempio per tutti la campagna mediatica di Al Gore). Per noi di Flos è stato facile adeguarci ai parametri USA perché avevamo già introdotto da tempo versioni energy saving sul mercato europeo. In Italia il settore è meno sostenuto e incentivato: servono regole chiare e parametri di applicazione unificati e facilmente comunicabili», afferma Piero Gandini che da anni attraversa i continenti per seguire le attività di Flos, di cui è presidente dal ‘99. «Basti pensare al marchio ENEC (Certificazione di parte terza applicabile agli apparecchi di illuminazione secondo Norme Europee), rilasciato da enti di certificazione dotati di laboratorio prove: è un sistema più incisivo delle comuni dichiarazioni CE di Conformità europee (normalmente definite autocertificazioni) - che i cinesi ci bypassano col trucco del China Export, che si legge anch’esso CE. Non dico che queste siano inattendibili, sono pur sempre degli step da cui partire, ma servono parametri più puntuali e riconoscibili, settore per settore. Il mondo dell’illuminazione si è evoluto in campo sostenibile soprattutto nei prodotti per gli spazi pubblici, per esempio, così come l’interior design nei settori dell’ufficio e dell’arredo cucina. E la spiegazione è che questi tre campi sono da tempo preparati a rispondere ad alti livelli di innovazione tecnologica e di performance per quanto riguarda la sicurezza. Da qui all’energy saving il passo è breve. Gli avanzamenti futuri verso il sostenibile? I produttori più evoluti sanno quali sono gli aspetti tecnologici da sviluppare per ottenere un vero risparmio energetico a parità di qualità della luce emessa. Le fluorescenti compatte sono un campo da espandere, così come la tecnologia a LED (che va migliorata nella gradazione bianca), o le lampade a scarica; entrambe, però, presentano svantaggi sul piano dell’impatto ambientale, anche se il loro smaltimento è regolamentato dalla Direttiva RAEE. Un’indicazione per chi vuole farsi carico di promuovere il design sostenibile è di individuare poche linee fondamentali, superando schemi ideologizzati e ristretti e potenziando la comunicazione al consumatore. In sintesi: armonizzazione e chiarezza nell’adozione dei parametri da seguire e slancio nell’esplorare nuovi territori e visioni».

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